“Storia notturna e le narade della tradizione greco-calabra: prolegomeni a una indagine storico-antropologica e linguistica”: questo il titolo della doppia conferenza che si è tenuta presso l’Odeion di Reggio Calabria l’11 gennaio 2019 e il 12 gennaio presso la Casetta Grecanica di Bova.
Ospiti del Circolo Apodiafazzi di Bova, presentate da Carmelo Giuseppe Nucera, presidente del Circolo, l’antropologa Fabiana Dimpflmeier (Direttore del Dipartimento Etnologia dell’IRIAE), e la linguista Maria Francesca Stamuli (IRIAE), che hanno presentato una ricerca promossa dall’International Research Institute for Archaeology and Ethnology (IRIAE). Lo studio si propone di indagare da un punto di vista storico-antropologico e linguistico la narrata greco-calabra incentrata sulla figura della narada, alla luce di una rilettura critica dello studio effettuato nel 1989 da Carlo Ginzburg in Storia Notturna. Una decifrazione del sabba.
Dopo aver illustrato le suggestioni che hanno portato alla formulazione del progetto, gli obiettivi e le metodologie che si vogliono mettere in campo, l’intervento si è soffermato sui dati relativi alle narade raccolte da Maria Francesca Stamuli durante la sua campagna di ricerca nella Bovesìa calabrese del 2005-2006.
I due incontri vorrebbero essere il punto di partenza di un più ampio percorso di coinvolgimento dialogico della comunità dell’area greco-calabra.