MURETTI A SECCO E MURATURA GRECANICA PER LA RIGENERAZIONE DEL TERRITORIO E DELL’ABITATO BOVESE

Recentemente l’Unesco ha iscritto “L’arte dei muretti a secco” nella lista degli elementi immateriali dichiarati Patrimonio dell’umanità in quanto rappresentano “una relazione armoniosa fra l’uomo e la natura”. Nella motivazione dell’Unesco si legge: “L’arte dei muretti a secco (Dry stonewalling) riguarda tutte le conoscenze collegate alla costruzione di strutture di pietra ammassando le pietre una sull’altra, non usando alcun altro elemento tranne, a volte, terra a secco. Si tratta di uno dei primi esempi di manifattura umana ed è presente a vario titolo in quasi tutte le regioni italiane, sia per fini abitativi che per scopi collegati all’agricoltura, in particolare per i terrazzamenti necessari alle coltivazioni in zone particolarmente scoscese”.

L’Unesco, valutando la candidatura avanzata da otto Paesi europei tra cui l’Italia (assieme a Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera), spiega che “le strutture a secco sono sempre fatte in perfetta armonia con l’ambiente (..) adattate alle particolari condizioni di ogni luogo” e “svolgono un ruolo vitale nella prevenzione delle slavine, delle alluvioni, delle valanghe, nel combattere l’erosione e la desertificazione delle terre, migliorando la biodiversità e creando le migliori condizioni microclimatiche per l’agricoltura”.

PROPOSTE avanzate nell’ambito della Conferenza per avviare una politica di conservazione e valorizzazione dei muretti a secco e del patrimonio storico costruito del territorio di Bova

STRUMENTI PER LA VALORIZZAZIONE DEI MURETTI A SECCO

1. CONOSCENZA – CENSIMENTO AREE TERRAZZATE/patrimonio rurale:

a. Comune di Bova – Quadro conoscitivo PSA/PSC

b. Città Metropolitana – Repertorio Patrimonio identitario

c. Parco Aspromonte

d. Facoltà di Agraria RC

2. NORME/INDIRIZZI Conservazione, ripristino, realizzazione:

a. COMUNE: Piano Strutturale e Regolamento comunale

b. CITTÀ METROPOLITANA: PTCP – Pianificazione strategica (Borghi storici/aree rurali terrazzate/patrimonio storico – produzione agricola e identità)

c. REGIONE CALABRIA:

i. Piani paesaggistico d’ambito/PPD’A– Conservazione/ Valorizzazione Borghi storici/aree rurali terrazzate/patrimonio storico produzione);

ii. Legge regionale

3. PROGRAMMAZIONE

A. Contratto di fiume

B. PSR

C. Piano di Azione Locale del GAL Area Grecanica

4. FORMAZIONE MAESTRANZE:

✓ SCUOLA EDILE: “Corsi di Formazione per MAESTRANZE esperte nella conservazione del patrimonio storico costruito e nel ripristino e nella conservazione dei muretti e delle murature a secco.

✓ PARCO ASPROMONTE: attivazione di Corsi di formazione per le cooperative forestali impegnate in attività di recupero della sentieristica o altre attività nel settore dell’agricoltura all’interno del Parco.

AZIONI MURETTI A SECCO E PATRIMONIO STORICO COSTRUITO

Comune di Bova in attesa dell’approvazione del PSA

-Elaborazione ed approvazione del Regolamento Edilizio Tipo (RET) per disciplinare gli interventi sul Centro storico e il patrimonio storico costruito nel rispetto degli indirizzi dettati dalle Norme del QTRP, del PTCP, dal Regolamento del Parco Nazionale dell’Aspromonte, dal Codice di Pratica e dall’esperienza del “Cantiere Scuola della Casetta Grecanica” (Dip. PAU UNIRC – CERERE 1998-2005).

– Adozione del Codice di Pratica per tutti gli interventi pubblici e/o finanziati con risorse pubbliche sul patrimonio storico costruito e nell’ambito del centro storico.

– Censimento, assieme alla popolazione, delle aree interessate dai muretti a secco produttive e abbandonate (anche con l’ausilio della Facoltà di Agraria) per la redazione di un piano di intervento sulla base di un’analisi delle criticità e delle potenzialità.

– Avvio di un confronto con il GAL Area Grecanica affinché tutti gli interventi finanziati dal Piano di azione Locale 2014-2020 possano essere orientati alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico costruito e del sistema dei muretti a secco.

Piano Strutturale Comunale/Associato

1. Per accelerare le procedure di redazione e approvazione del PSA rivedere l’organizzazione dell’Ufficio del Piano affinché il RUP del PSA venga affiancato dai colleghi degli altri comuni e superare le criticità inerenti il coordinamento procedurale delle attività.

2. Attenzionare al gruppo di lavoro incaricato:

a. I contenuti dello strumento del Codice di Pratica e del libro del Cantiere Scuola della casetta grecanica elaborati dall’Università di RC (PAU) e dal CERERE 1998- 2005 per normare all’interno del REU gli interventi sul patrimonio storico costruito.

b. Il problema delle aree R4 del PAI esistenti sull’abitato di Bova al fine di verificare se ci sono le condizioni per proporre la declassificazione nell’ambito del PSA o soluzioni alternative.

c. Mappare le porzioni di territorio interessate dal sistema dei muretti a secco da inserire nel sistema del patrimonio paesaggistico da sottoporre a tutela di Piano e successivamente nel “Repertorio del patrimonio identitario” della Città Metropolitana e del Piano Paesaggistico d’Ambito (PPdA) Area grecanica del QTRP (Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico);

d. Inserire nel REU norme per la tutela dei terrazzamenti come bene paesaggistico identitario e norme, nell’ambito del Territorio Agricolo forestale (TAF), finalizzate a incentivare le colture nei terrazzamenti.

Parco Nazionale dell’Aspromonte

Valorizzazione dei centri e borghi storici

Avviare il “Programma per la valorizzazione dei Centri storici del Parco dell’Aspromonte” proposto dall’Associazione pro-fondazione Mollica nell’ambio del “Laboratorio per la conoscenza e valorizzazione dei centri storici” svolto nel 2016-17 e che ha visto in via sperimentale il coinvolgimento dei Comuni di San Giorgio Morgeto e Bova e che successivamente è stato inserito nelle attività di programmazione della CETS (Carta Europea del Turismo Sostenibile) del PNA. Di seguito si riporta elenco delle attività proposte:

1) Stimolare, tra i borghi ricadenti all’interno del Parco, una riflessione sulle Politiche per sviluppare la rete di appartenenza all’area protetta (rete di imprenditori – scambio di comunità – organizzazione di eventi territoriali integrati …).

2) Organizzare iniziative di informazione e formazione dei funzionari comunali per la divulgazione dei contenuti del Regolamento del Parco con particolare riferimento alla sezione IV “Gestione delle trasformazioni del territorio del Parco”.

3) Avviare, ai sensi dell’art. 4 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Parco, un Progetto tematico “Conservazione e valorizzazione dei Centri Storici del PNA” finalizzato a:

– creare la rete dei centri storici e dei borghi del Parco;

– predisporre le linee guida per il recupero dei Centri storici e del patrimonio storico costruito come identità del PNA;

– predisporre uno strumento di indirizzo per il verde (piantumazioni …) e la cura degli spazi pubblici e dei belvedere e per il decoro urbano con uso di prodotti “sostenibili” e “identitari”;

-predisporre uno strumento di indirizzi per la tabellonistica, la segnaletica e le insegne da utilizzare all’interno dei centri storici;

– predisporre i disciplinari per l’ospitalità e l’accoglienza turistica nei centri storici (ricettività, ristorazione, gastronomia,accoglienza, informazioni, esposizione e vendita prodotti tipici, guide turistiche etc.);

– accompagnare le comunità dei centri storici ad avviare e /o perfezionare percorsi per promuovere l’offerta turistica legata alla risorsa dell’area protetta;

– definire un programma di “Progetti attuativi di recupero finalizzati alla conservazione dei valori storico-culturali dei centri storici ai sensi dell’art. 15 delle NTA del Piano Parco.

4) Realizzare Sentieri intorno ai Centri Storici (escursionismo di una giornata) e di collegamento tra i CS affinchè possano diventare tappe di trekking.

Il progetto ha l’obiettivo di caratterizzare i borghi del PNA in attuazione dei principi della Sostenibilità ambientale, dell’identità storico-culturale e della qualità.

Muretti a secco

– Inserire nel Contratto di Fiume della Fiumara Amendolea il sistema dei muretti a secco come infrastrutture da recuperare per la riduzione del rischio idrogeologico, e di conseguenza la valutazione sulle colture da incentivare o promuovere.

– Promuovere percorsi di formazione rivolti a giovani agricoltori e alle cooperative agricole e forestali per la diffusione delle tecniche tradizionali per la realizzazione dei muretti a secco (si potrebbe cominciare a farlo per le cooperative impegnate nella realizzazione del Progetto sentieristica regionale attuato dal Parco Aspromonte).

– Analizzare, assieme alle associazioni di categoria del settore agricolo, le criticità inerenti la difficoltà, da parte degli agricoltori, ad accedere ai finanziamenti regionali e proporre le soluzioni.

Regione Calabria

– Inserire il sistema dei muretti a secco nel PPD’A Piano Paesaggistico d’Ambito dell’Area Grecanica come beni paesaggistici identitari.

– Con il sistema delle aree terrazzate riconosciuto come bene paesaggistico e /o identitario proporre una legge regionale tipo la ex LR 34/86 per la “Difesa paesaggistica e ambientale incentivando la coltivazione della vite lungo i comuni della Costa Viola” che possa incentivare le colture nelle aree terrazzate dell’area grecanica e /o del Parco Aspromonte o dell’intera regione.

– Rivedere i requisiti previsti dai bandi che incentivano gli “investimenti non produttivi in ambienti agricoli” (il bando dell’1/03/2018 PSR 2014-20 – Intervento 4.4.1- Interventi non produttivi a tutela della biodiversità e degli elementi tipici del territorio rurale con dotazione finanziaria è pari ad € 1.000.000,00 – ha finanziato solo 28 interventi per circa il 67% delle risorse disponibili – € 669.132).

Reggio Calabria 5/08/2019 Arch. Maria Grazia Buffon

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